Gestione delle regole di autocomposizione
Fig.17
Selezionando “Aggiungi”, dalla barra di comando o dal menu contestuale delle regole di auto composizione, viene visualizzata la finestra di dialogo (Fig.18) che viene utilizzata sia per creare che per modificare una singola regola.
Fig.18
La prima cosa da fare è decidere quale attributo sarà compilato in automatico in base alla regola di autocomposizione che stiamo andando a creare. Nella Fig.18 viene selezionato l’attributo Descrizione. Notare che nell’elenco disponibile sono presenti solo gli attributi “visibili” dalla famiglia di archiviazione corrente e per i quali non è già stata creata una regola di autocomposizione nello spazio di visibilità (famiglie superiori salendo fino a “Tutti i tipi” e tutte quelle inferiori rispetto quella corrente).
Proseguiamo ora inserendo, nella parte dedicata alla regola di composizione, le istruzioni necessarie per indicare al software come comporre la descrizione in automatico. Come prima cosa si potrebbe voler inserire la descrizione della famiglia di archiviazione (come Albero, Supporto, Gruppo alimentazione, ecc.) espressa come variabile. Per fare questo fare click col tasto destro nella casella di testo e selezionare la voce dedicata come mostrato in Fig.19 dal menu contestuale.
Fig.19
Come proseguo della regola potremmo digitare una parte fissa a nostro piacere (Fig.20).
Fig. 20
Ed in fine un’altra parte variabile rappresentata dal valore di un attributo, anche questa reperibile dal menu contestuale, in questo esempio l’attributo Materiale (Fig.21).
Fig.21
Al termine ecco il risultato della nostra regola di autocomposizione (Fig.22).
Fig.22
Questo è solo un esempio, le parti fisse e variabili, costituenti la regola, possono essere presenti in numero variabile a piacimento. Le uniche avvertenze che l’utente deve tenere presente durante la creazione di queste regole, sono le seguenti:
- Considerare sempre la massima lunghezza di compilazione dell’attributo di destinazione della regola, mentre la si compone. Nell’esempio appena mostrato, bisogna considerare la lunghezza, in caratteri, dell’attributo Descrizione e controllare che non sia inferiore alla somma delle lunghezze delle parti fisse della regola con le lunghezze massime delle parti variabili (attributi e descrizioni famiglia) usati nella regola. Questo comporterebbe la compilazione dell’attributo con un numero troppo grande di caratteri, impedendo poi l’aggiornamento del campo corrispondente nel database.
- Considerare la possibilità di impostare come obbligatoria (nella scheda “Attributi”) la compilazione di uno o più attributi utilizzati per comporre la regola, in modo che in Descrizione non vadano a finire solo le parti fisse a causa dell’assenza di compilazione degli attributi in gioco da parte del progettista.